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26 agosto 2016

Solo 44 km in due giorni.......

by Andrea Bartolani e Danilo Romanini


Sudore…fatica…meraviglia…estasi…adrenalina…divertimento…difficile spiegare a parole la carrellata di emozioni che è piovuta addosso a me e all'amico Danilo durante questa avventura di due giorni.

Sapevamo che questo giro, un must della zona, avrebbe comportato molto “portage” o perlomeno molto per noi o meglio ancora molto per me come mi ha ricordato il mio compare! Ma ne eravamo consapevoli, preparati psicologicamente e pronti a questo sacrificio.



Sicuramente bikers esperti in questo genere divorerebbero questo itinerario in un giorno ma noi viviamo lontano da questi posti, la nostra zona è l’Appennino Tosco/Romagnolo che se pur stupendo non raggiunge queste quote, quindi tastiamo questi terreni alpini solo una volta o due all'anno quando va di lusso. Per questo abbiamo deciso di godercela con la massima calma, senza stress, assaporando ogni kilometro percorso, dimenticandoci del tempo, trasportati solo dalla magia di questi luoghi.



Qui siamo alla ricerca disperata del tesoro.... l'acqua!

Finalmente la meritata ricompensa di questa tosta ascesa

Iniziamo a scendere...




Del resto non si poteva arrivare fino a qua senza vedere i laghetti del Loson al tramonto oppure fermarsi a cenare al Rifugio Vittorio Sella ( e che magnataaaa!!!) per poi uscire e godersi un cielo stellato da capogiro!



Come non si poteva non svegliarsi alle 3.30 di mattina ed incamminarsi con le luci frontali verso il Colle della Rossa, sotto lo sguardo stupito di tanti occhietti luccicanti, per assistere al magico spettacolo dell’alba.



Ehh sì….davvero abbagliante la nostra prima alba a 3200 metri, baciata
da un prezioso periodo di alta pressione.



Da quassù ci godiamo tutta la fatica fatta.... e vediamo in lontananza lo stupendo singletrack che ieri pomeriggio abbiamo percorso dal Col du loson

Sembra di toccare le vette dei 3000mt con un dito!

La discesa in questa valle è un tripudio di mountainbike




Che dire….un ringraziamento va anche all'utente mtb-forum @paiogs che ci ha consigliato la magnifica ed infinita discesa dalla Rossa, attraverso un vallone selvaggio, ricco di fauna, che ci ha fatto atterrare su Cogne, (nel vero senso della parola) estasiati ed increduli di aver vissuto un avventura di questo tipo, forse la più suggestiva mai fatta.





Infine, un abbraccio al mio compagno d’avventura che mi ha sopportato e un augurio a tutti con la speranza che questo piccolo report vada ad aggiungersi alla giusta causa di tener vivo il vero spirito della mountain bike, quello per cui è nata, ossia un mezzo esplorativo capace di farci vivere grandi emozioni, un trampolino di lancio nella natura quindi ma sempre con il massimo rispetto!!!

Qui potete trovare tutte le foto: