27 luglio 2011

Icnusa Bike

By Barto

AIOOOO GALAPAGOS!!!!

Tutto bene nel continente?

Dopo le Montagne del Garda mi sono ritrovato in Sardegna insieme alla mia famiglia. Quest'anno le vacanze tanto attese le abbiamo passate in compagnia di carissimi amici che ci hanno fatto scoprire quest'angolo di isola fuori dalle rotte turistiche più blasonate, dove si riesce ancora ad assaporare la vera essenza Sarda, terra di nuraghe e di luoghi naturali di estrema bellezza! Il nostro campo base è stato a Putzu Idu nella meravigliosa penisola del Sinis vicino a Capo Mannu, famoso per i numerosi spot per surfisti, non a caso il mio amico è un accanito sostenitore delle tavole "longboard". Accordo perfetto quindi, mentre lui surfava io pedalavo bellissimi sterrati lungo le scogliere a picco sul mare. Molte volte in mia compagnia ho avuto l'onore di avere mio figlio e una volta anche il Dottore del posto, persona squisita nonchè campione di triathlon locale della sua categoria. Qualche scatto dei posti dove ho messo le ruote in questa stupenda vacanza che consiglio vivamente a chi non è mai stato in questa zona.

Il panorama che avevo difronte ogni mattina dalla finestra della villetta che avevamo affittato, direttamente sul mare












 Faro del Sinis


Tharros

Sentieri a go go lungo le scogliere

giù dalla Torre....

.. siesta in una tomba, nella macchia con l'amico Bobo (Dottore)

tra gli sguardi indiscreti di Civette all'alba e Fenicotteri al tramonto...




in compagnia di mio figlio, se la cava bene con il frontino!

































 verso Capo Mannu per vedere se Chicco (my friend) era in acqua...
























                           in acqua però c'erano windsurf e kitesurf sicuramente era in un'altro spot...


          eccolo quà... una foto gliela devo grazie a lui ho scoperto questo magnifico posto!


























                             A presto Ragazzi!

19 luglio 2011

Il Carpegna di notte

By Dani

Come da programma ieri sera i Cubisti hanno deciso in post lavoro di partire alla conquista del Carpegna in notturna, giro classico, ma in notturna davvero affascinante e gustoso, eravamo solo io Luca le nostre inseparabili Cubaiole e qualche strano animaletto a farci compagnia.... arrivati fino al rifugio ci siamo saziati con tanto di panini e insalata di riso per poi tornare per il plurisolcato e ieri sera asciuttissimo, 101 fino a San Pietro, morale della favola bella bella serata!

4 scatti a corredo:

Luca appena finito il Pianello

Uno strano piccolino animaletto che riposava sulla strada... non siamo riusciti a capire bene cosa fosse...molto simile ad un topo....sarà stato 5 cm...

alle fonti

volevamo arrivare in cima per il tramonto, ma siamo partiti un po' tardino, lo spettacolo comunque da quassù è bello uguale... e ci godiamo la riviera illuminata. Ultima foto al rifugio dell'Eremo con tanto di fulmini all'orizzonte, poi dopo cena siamo risaliti per prendere il 101 che di notte e secco come adesso diventa più impegnativo!!

9 luglio 2011

Alto Garda Bresciano - 2°giorno

By Barto, Bema, Max, Dani, Luca e Van


2° giorno: Vesio - Cai 218 - Bocca di Fobia - Passo Nota - Corna Vecchia - Cai 109 - Bocca dei Sospiri- Cai 123 Val Pura - Vesio in macchina
La giornata inizia con una colazione abbondante, nel buffet c'è ogni ben di Dio e ognuno di noi passa più volte a riempire il piatto, da buon italiani facciamo anche diversi panini da mettere in zaino senza farci notare o quasi...ahhhaaaaa.....La partenza in sella è sempre da Vesio ma prima portiamo una macchina poco prima di Limone in modo da evitare, al ritorno, 400 metri di dislivello.
Tutto pronto, filo del cambio nuovo....si parte subito in ripida salita sul sentiero 218
Inizialmente stradina brecciata con forti pendenze e visto il caldo si suda non poco,  le soste per bere e riposarsi un attimo non mancano!



























la stradina brecciata lascia il posto ad un singletrack infinito che inizialmente sale poi si mantiene in quota con diversi sali e scendi, gallerie scavate nella roccia e brevi passaggi da fare a piedi uno in particolare per aggirare un tunnel crollato. Il sentiero è molto esposto e richiede la massima concentrazione, la natura selvaggia di questo luogo però regala momenti stupendi a tutto il nostro gruppo. Senza dubbio entra di diritto tra i sentieri più belli che abbia mai fatto nella mia carriera di biker!


non sò dire con precisione quanto ci abbiamo messo ad arrivare alla Bocca di Fobia, il sentiero è stato troppo coinvolgente e il tempo si è fermato
adesso ci aspetta una splendida discesa nella Valle del Piles con tornantini tecnici e radici che ci porterà fino alla strada asfaltata per Passo Nota





































riposte le protezioni nello zaino e riempito la sacca idrica alla fonte del casotto vicino alla fine del sentiero, riprendiamo a salire verso Passo Nota e poi decidiamo per una sosta rigeneratrice poco più in basso al Rifugio degli Alpini

































riacquistate le forze risaliamo dalla strada brecciata fatta il giorno prima verso il Cimitero di Guerra e poi affrontiamo in discesa le divertenti Gallerie facendo attenzione al bivio sulla sinistra subito dopo la quinta.
Da quì parte in ripida salita a spinta il sentiero per la Corna Vecchia, arrivati sul crinale ci aspetta una vista mozzafiato sul lago di Garda che merita una foto di gruppo
Adesso ci aspetta l'ultima discesa verso Limone, a dire la verità non sappiamo bene cosa ci aspetta di preciso e un po di perplessità c'è, visto le difficolta affrontate già ieri con il fondo smosso tipico di questa zona. La parte alta del sentiero infatti si rivela da subito molto ostica, passaggi troppo pericolosi e ripidi che preferiamo fare a piedi poi il sentiero ritorna ad essere alla nostra portata
























giungiamo in un punto dove bisogna attraversare una frana dal fondo molto friabile e c'è da stare svegli! Il paesaggio è veramente incredibile siamo nel bel mezzo di una gola rocciosa che scende sul lago




 discesa infinita che mette a dura prova i muscoli oramai stanchi, singletrack infestato di roccie smosse di tutti i tipi in alcuni punti talmente sbrisolato che ci si surfa sopra....bellissimo!


























verso la fine dell'incredibile discesa troviamo degli "omini di pietra" e aggiungiamo anche noi un sassolino promettendo di tornare ancora in questa magnifica zona

arriviamo belli e freschi come una rosa alla macchina.....
 
La sera a cena ci siamo mangiati il "mondo" innaffiando tutto con dell'ottimo vino, sempre nella nostra trattoria preferita! Il tema più discusso della serata, a parte le mitiche barzalette di Max, è stato decidere cosa fare l'indomani.....se continuare il programma o oziare in relax.....
La notte porta consiglio, come si dice, e al risveglio abbiamo deciso all'unanimità! Per il terzo giorno ci sarebbe stato in programma il Monte Comer ma noi abbiamo scelto questo:

Mai decisione fù più saggia, ci voleva proprio per concludere alla grande questo magnifico week-end! Poi siamo scesi giù al Lago per mangiare qualcosa e farci una passeggiata prima di ripartire verso casa.
Arrivederci  a presto GARDA

 



FOTO 2°GIORNO picasaBarto 

FOTO del Tour picasaDani



8 luglio 2011

Alto Garda Bresciano - 1° giorno



By Barto, Bema, Max, Dani, Luca, Van

E'dal 2003 che mi frulla in testa l'idea del Monte Bianco, da quando lessi un articolo su Bici da Montagna, (all'epoca la rivista si chiamava così) mi ricordo anche il titolo dell'articolo : "a due passi dal cielo". Così ho passato l'inverno a progettare un bel tour che comprendesse il meglio della zona: pedalabilità al 90%, single-track da fiaba, torrenti, laghi alpini, ghiacciai ,discese tecniche, rifugi.....poi ho convinto i miei compagni a seguirmi, ed è stato facile, tutto era pronto, questa volta sarei riuscito a realizzare il mio piccolo sogno con gli amici giusti! Ma, c'è sempre un ma, purtroppo il meteo ha voluto metterci lo zampino e a pochi giorni dalla partenza ha scombinato tutti i nostri piani. Incredibilmente la zona Valdostana sarebbe stata l'unica  per tutto il week-end sotto nuvole dense e temporali  ed anche la telefonata al gestore del Rifugio in quota dove avremmo dovuto dormire ci ha confermato che era meglio desistere. In ogni caso non ci siamo dati per vinti e abbiamo sfoderato la seconda scelta, anche se chiamarla così è riduttiva e non se lo merita di certo; orientandoci dove ci sarebbero state tre belle giornate di sole : il Lago di Garda. E' bastato un breve consulto con Max che ha chiesto consiglio a suo cugino Milzo dei Biker di Brescia ( i tremendi BdB) ed è subito saltato fuori un programmma da brivido! Abbiamo soggiornato a Vesio, una piccola  frazione del comune di Tremosine a 600 metri di altitudine, che regala una stupenda vista del lago, fuori  dai clamori quindi e dal traffico e proprio per questo molto rilassante. Abbiamo pedalato per due giorni dalla mattina al tramonto godendoci ogni secondo a disposizione, senza fretta in un’ambiente fantastico. Alla fine di ogni giornata non ci facevamo mancare niente visto che l'albergo metteva a disposizione piscina, sauna e bagno turco compreso nel prezzo, poi la sera a cena in una piccola trattoria in zona a gestione famigliare, con tavolo in veranda.
In programma c'erano tre traccie epiche ma ne abbiamo portate a termine solo due...sì perchè il terzo giorno ci siamo fatti ammaliare dal canto delle sirene, godendoci la piscina e passeggiando sul Lago, ma credetemi circa 4000 metri di dislivello e 90 km in due giorni ci sono bastati, terreno difficile quello del Garda sia in salita che in discesa!

Barto: "era da tempo che non mi divertivo più così, queste réunion di più giorni sono un toccasana!"

Bema : "Gran bel giro, gran bel gruppo.Il Garda non è un brutto ripiego, direi che chiamarlo "ripiego" è offensivo! Percorsi favolosi, le due salite piu' belle che abbia mai affrontato mentre le  discese (per me ) anche troppo tecniche in parecchi punti e pure troppo esposte!"


Dani: "Come ho scritto su FB prima di partire, se non sarà Bianco, sarà Blu come il Garda e così è stato, il Blu del Garda ci ha accompagnato per la due giorni di puro AM di una bellezza unica, con trail stupendi sia in salita che in discesa, impegnativi sia in discesa che in salita, con una compagnia perfetta sotto ogni punto di vista!"

Van : "Esperienza bellissima! Avevo gia' fatto alcuni viaggi itineranti come cicloturista dei quali ero rimasto entusiasta, ma la bellezza dei paesaggi che abbiamo attraversato ai quali solo pochi fortunati, preparati e soprattutto affiatati bikers possono accedervi sono un'esperienza che rimarrà impressa a lungo nella mia memoria."

Luca: " è stata veramente un esperienza unica ed indimenticabile! voglio ringraziare tutti i compagni di viaggio Van, Barto, Maxi, Dani e Bema!!! siamo stati troppo forti!!!"                 

Max : " Three days very ALL MOUNTAIN "



1° giorno: Vesio - Cai 106 - 104 - 102 - Passo Nota - Passo Tremalzo -Cai 224 - Cai 222 - Vesio 

Perfortuna il cielo è sereno e il sole splende visto che ci aspetta una lunga salita fino a 1800 metri.La sera prima mentre cenavamo nella terrazza dell'ottima trattoria vicino all'albergo, è scoppiato l'inferno! Un temporale di forte intensità in pochi minuti ha trasformato la strada in ruscello e ricoperto l'asfalto di cubetti di ghiaccio grossi come noci....perfortuna è durato poco.























da subito la pendenza è impegnativa e il fondo anche




























ma non c'è fretta e ci godiamo i panorami





































la salita è sempre più affascinante, si transita su un sentiero con molti passaggi in gallerie scavate nella roccia dai nostri Alpini durante la grande guerra





































si scollina a circa 1300 metri di quota tra panorami mozzafiato, il sentiero ridiventa un'ampia sterrata e con 2 km di veloce discesa si giunge in prossimità del Passo Nota, dove decidiamo di fare una sosta e berci un caffettino nel caratteristico rifugio gremito di Bikers con un sottofondo di musiche e cori alpini  d'altri tempi


adesso viene il bello si continua a salire....a salire....a salire verso il Tremalzo

mentre si pedala si perde il conto dei tornanti....

























ma siamo pur sempre in vacanza e non ce ne dimentichiamo

























finalmente ci siamo l'ultima e lunga galleria, siamo a 1863 metri
































questo è quello che ci appare all'uscita























la foto di gruppo è d'obbligo, per di più con le divise nuove fatte appositamente per il Tour...anche se sulla maglia c'è scritto Monte Bianco ma non si vede è sul davanti.....ahhhaaaaaaa


Un velocissimo chilometro in discesa su strada brecciata ci porta presso il rifugio Garda dove i gestori ci accolgono parlandoci in tedesco e sono di una simpatia come un "gatto attaccato ai maroni" ma a noi ci rimbalza... ci mangiamo uno strudel e indossiamo le protezioni. Adesso ci aspetta una discesa infinita Cai 222 che inizia dalla Malga Ciapa


















il sentiero è immerso in un ambiente da sogno, molto selvaggio (avvistiamo anche diversi camosci) dal punto di vista tecnico è molto difficle per via del fondo smosso e pietroso, alcuni tratti sono davvero al limite per noi ma siamo gasati come non mai e facciamo di tutto per rimanere in piedi, in un punto però Luca cade, senza conseguenze per fortuna ma rompe il display del Twonav...sigh!





























































































la discesa finisce con un bellissimo guado da prendere a tutta velocità poi ci si ritrova sulla sterrata da dove sale la Bike extreme in breve si raggiunge l'asfalto e Vesio. Proprio in quest'ultimo tratto rompo il filo del cambio ma fortunatamente ho una corda nello zaino e miei compagni mi danno uno strappo....poi in albergo aggiustiamo il tutto grazie a Max che ne aveva uno di scorta!
Giornata vissuta fino alla fine, fantastico!

E domani un'altra avventura ci aspetta.....




































Per vedere l'album intero delle foto del Dani eccole qui sotto